Rescissione Pogba, si può parlare d’altro in casa Juventus? Certamente no. Una tegola inaspettata, indesiderata, maturata in un contesto che ha già diverse problematiche da risolvere.
Milan e Inter si preparano a vivere un derby che profuma già di seconda stella. Da qualunque angolazione lo si guardi. Lo scenario della partita, il pubblico che riempirà San Siro, due squadre che hanno attuato, entrambe, un grande mercato. Una realtà lontanissima vista da Torino.
Eppure era soltanto il 2020 quando la Juventus di Maurizio Sarri ha festeggiato il suo nono scudetto consecutivo. Eppure si era già al crepuscolo degli Dei. Si avvertivano in sottofondo i primi scricchiolii dovuti a delle ultime gestioni semplicemente “folli”. Le scelte sbagliate si sono reiterate nel tempo e quella riguardante Paul Pogba è stata soltanto l’ultima delle follie dell’Imperatore Andrea Agnelli e dei suoi più stretti collaboratori.
Oggi la Juventus si lecca le ferite per la scelta, rivelatasi scellerata, di riportare in bianconero un giocatore che da almeno due anni non era più un giocatore, oltretutto facendogli sottoscrivere un contratto quadriennale a 8 milioni di euro netti annui più 2 di bonus. Il giocatore più pagato della Serie A! Ora non le resta che leggere la nota del Tribunale Nazionale Antidoping e recitare un infinito mea culpa.
Rescissione Pogba, cosa farà la Juventus?
“In accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, è stato sospeso in via cautelare l’atleta Paul Pogba per violazione degli articolo 2.1 e 2.2; sostanza riscontrata: metaboliti del testosterone di origine non endogena“. La Juventus riparte da qui, in attesa delle controanalisi.
La Juventus si stava apprestando a programmare un incontro con l’agente del calciatore francese per valutare l’ipotesi di un prolungamento del contratto e conseguente spalmatura di parte del ricco ingaggio su più stagioni. Ora, di colpo, quel contratto assume un aspetto diverso. Qualora infatti le controanalisi confermassero la positività di Pogba, la Juventus potrebbe prendere due strade, partendo dalla certezza di essere completamente estranea ai fatti.
La squalifica per doping rientra nei casi in cui è possibile sospendere il pagamento dello stipendio, nel caso specifico a partire alla data di decorrenza della sospensione. La Juventus, però, potrebbe decidere anche di intraprendere la soluzione estrema, la risoluzione del contratto. L’eventuale richiesta di risoluzione contrattuale dovrà poi essere valutata dal Collegio arbitrale che deciderà se sia congrua o meno.
In entrambi i casi sarà una via crucis che metterà in risalto, una volta di più, quanto l’intera operazione del ritorno a casa del Polpo Pogba si sia rivelata un totale fallimento ed uno esborso di denari inammissibile, ancor più inaccettabile in un momento di profonda crisi economico-finanziaria come quella che sta attraversando da tempo la società bianconera.