Alla ripresa della Serie A sarà subito Inter-Milan: spazio al primo derby della stagione. Una sfida ricca di storia e… di meteore.
Sarà un sabato di fuoco quello che sancirà ufficialmente la ripresa in seguito alla prima sosta del campionato. Spazio ai club, dunque, che torneranno a calcare il rettangolo di gioco già a partire dalle 15:00 del prossimo 16 settembre. Giorno in cui ci sarà Juventus-Lazio e Inter-Milan. In occasione del primo derby della Madonnina dell’anno, ecco una rassegna delle dieci meteore che hanno giocato la stracittadina di Milano.
Calciatori di oggi e di ieri che hanno avuto la fortuna di vestire la maglia di uno dei due club meneghini ma, sfortunatamente, senza lasciare una traccia indelebile del loro passaggio. Alcuni di questi nomi si fa fatica a ricordali, altri avrebbero invece meritato un percorso diverso.
Finalmente gli ultimi anni i derby tra Inter e Milan sono tornati ad essere importanti anche a livello internazionale. Impossibile aver già dimenticato la semifinale che ha visto le due meneghini contendersi il titolo di finalista di Champions League. Traguardo ottenuto dai nerazzurri che che i rossoneri non vedono l’ora di vendicare.
Tempo di derby, dieci giocatori che non sapevi avessero giocato Inter-Milan
Oggi il derby vale ancora tanto, ma non in passato non sempre è stato così. In questa carrellata di nomi amarcord ce n’è anche uno forte: quello di Vitor Pelé. Ex centrocampista portoghese probabilmente mai degno del nome che aveva dietro la maglia.
- PIETRO TRAPANELLI
Il più datato di questo viaggio nella storia dei derby si chiama Pietro Trapanelli e fece il suo debutto tra i professionisti proprio nella stracittadina, addirittura nel giugno del 1942. Non era nemmeno maggiorenne quando il Milan lo schierò titolare contro i rivali e, con grande stupore da parte di tutti, riuscì a regalare ai rossoneri il goal del definitivo 2-2 proprio allo scadere del match. Una storia che l’ex centravanti ha sempre ricordato con grande affetto nonostante la sua carriera non sia poi mai decollata. - GIORGIO BRAGLIA
Dopo una parentesi al Napoli l’ex ala Giorgio Braglia lascia il club per accasarsi al Milan. Una storia d’amore mai decollata tra lui e i rossoneri ma allo stesso tempo segnata da un episodio incredibile: è il 1977 e il Milan vince la Coppa Italia in una tiratissima finale contro l’Inter. Dopo aver trovato il vantaggio, il club rossonero riesce a chiuderla grazie proprio al definitivo 2-0 siglato da Braglia. Problemi di salute per l’ex calciatore che a causa dell’epatite ha perso anni importanti. - COSMIN CONTRA
Il primo nome del nuovo millennio è quello di Cosmin Contra, esterno romeno che nel 2001 è diventato un calciatore del Milan. 29 presenze in rossonero per lui che, di fatto, ha giocato la miglior partita della sua carriera proprio in un derby. Era la stracittadina successiva al famoso 6-0 rossonero e, dopo essere andati sotto all’intervallo, mister Fatih Therim mise il romeno in campo e cambiò letteralmente la partita. 1 goal e un assist per lui in quel 4-2 per il Milan. - VITOR PELE’
Ecco il momento del portoghese Vitor Pelé, ex centrocampista alla corte di Roberto Mancini che non lasciò mai il segno. Ancora oggi è ricordato soprattutto per le alte aspettative che derivavano proprio dal suo nome. Appena 22 presenze per lui con la maglia dell’Inter che ebbe però la fortuna di giocare, e vincere, anche una delle tante sfide contro il Milan. Era il dicembre del 2007 quando i nerazzurri batterono in rimonta i rivali all’epoca campioni del mondo. - NELSON RIVAS
Tanto amato in argentina per le sue qualità agonistiche, il difensore colombiano Nelson Rivas in Italia non è mai riuscito a farsi particolarmente apprezzare dal pubblico. Rinforzo in difesa alla corte di Roberto Mancini arrivato nella stagione 2007/08 e andato via poco dopo senza aver mai lasciato bei ricordi. Nemmeno in quell’unico derby giocato da titolare che vide la sua Inter perdere 2-1 contro i rivali di sempre. - LUCA CASTAIGNOS
Tante aspettative anche per l’attaccante olandese Luc Castaignos che non è mai riuscito a prendere in mano l’Inter dell’allora tecnico Gian Piero Gasperini. Era il 2011 e fa il suo debutto nella sfida contro il Milan valevole per la Supercoppa vinta proprio dai rossoneri in rimonta. 2-1 all’intervallo con il tecnico che aveva provato il tutto per tutto: dentro il giovane olandese e Joel Obi. Mossa che si rivelò tutt’altro che vincente. Solo spezzoni di gara per lui con la maglia nerazzurra. - SAPHIR TAIDER
Buona carriera italiana per il centrocampista algerino Saphir Taider che per un periodo è stato uno degli uomini di fiducia di Walter Mazzarri, era il 2013/14 quando i due si ritrovano all’Inter. Le buone prestazioni offerte nella prima parte di stagione spinsero il tecnico a puntare di lui anche nel derby. Gara senza infamia e senza lode per lui ma tre punti importanti per i nerazzurri che riuscirono a vincere allo scadere grazie ad una magia di Rodrigo Palacio. - KEVIN CONSTANT
In quello stesso periodo si affacciava in Serie A anche il promettente Kevin Constant, giocatore di fascia che dopo aver convinto con Chievo e Genoa venne acquistato dal Milan. Due anni a bordo dei rossoneri per il francese di origine guineane che ha avuto la fortuna di giocare ben tre derby e di vincerne anche uno, senza mai essere però particolarmente incisivo. Giocatore apprezzato dai tifosi proprio perché aveva capito cosa significare sfidare i rivali. - ASSANE GNOUKOURI
Non se lo sarebbe aspettato nemmeno Assane Gnoukouri di fare il suo esordio da titolare in Serie A, tanto meno di farlo nel derby contro il Milan. Ex centrocampista ivoriano dell’Inter della seconda era di Roberto Mancini di belle speranze che nel 2017 ha dovuto interrompere la sua avventura nel calcio a causa di problemi cardiaci. Gli rimarrà comunque la soddisfazione di essere stato un calciatore nerazzurro e di aver anche pareggiato un derby, finì 0-0. - MATI FERNANDEZ
Centrocampista argentino molto abile che fece benissimo con la Fiorentina e un po’ meno bene con il Milan. Solo spezzoni di partita anche per l’ex viola che ha però preso parte a due derby, entrambi finiti 2-2. L’ex regista sperava che il passaggio in rossonero potesse fargli fare il salto di qualità invece è ricordato come una semplice meteora. Dopo l’avventura in terra meneghina ha deciso di giocare gli ultimi anni di carriera in Sudamerica.
