Lo scatenato Ad rossonero Furlani stavolta deve piegarsi alla volontà del top club: il prezzo richiesto non può essere onorato
Glielo si può concedere. Dopo aver dato l’ok alla cessione di Sandro Tonali, successiva al doloroso addio al club di una leggenda come Paolo Maldini, l’Ad del Milan Giorgio Furlani aveva promesso che si sarebbe impegnato nella costruzione di una squadra sempre più forte. Sempre più competitiva. Con delle indicazioni, sul mercato, che sarebbero arrivate più direttamente da Stefano Pioli, il tecnico investito di nuovi poteri dalla rinnovata dirigenza. Detto fatto. Il club di Via Aldo Rossi si è letteralmente scatenato, comprando calciatori al ritmo di uno a settimana.
In rapida successione sono dunque sbarcati a Milanello Sportiello, Romero, Loftus-Cheek, Reijnders, Okafor, Pulisic, Chukwueze e, per ultimo, Musah. Le aspettative sono state più che rispettate: la rosa è stata ringiovanita con dei colpi che, per età, costo e talento, avrebbero potuto portare il marchio della leggenda rossonera appena ‘allontanata’ dal club. Il disegno di Furlani non è però ancora completo: ora bisogna cedere i cosiddetti esuberi tecnici, in modo da rientrare dei tanti acquisti effettuati soprattutto grazie al ‘tesoretto Tonali’, che ormai si è logicamente esaurito.
In attesa di capire il destino di Origi e De Ketelaere – due che teoricamente potrebbero portare diversi liquidi nelle casse del club di Via Aldo Rossi – la dirigenza sembra aver fretta nel chiudere un’altra operazione in entrata. Per la quale però sono sorti problemi quasi insormontabili.
Acquistato dal Siviglia nel 2018 per quasi 36 milioni di euro, il difensore francese Clement Lenglet ha potuto mostrare il suo vero valore a Barcellona solo a sprazzi. Chiuso da una concorrenza che nel tempo si è fatta sempre più agguerrita, il transalpino ha assaggiato anche il prestito, proprio nella stagione scorsa. Agli ordini di Antonio Conte prima, e del vice Stellini poi, il difensore centrale si è reso protagonista di un’annata altalenante al Tottenham, fatta di alti e bassi.
Tornato alla base il 30 giugno, l’ex Nancy ha già capito di non rientrare nei piani tecnici di mister Xavi. Il Barcellona lo avrebbe addirittura messo in vendita: un’occasione ghiotta per chi, come il Milan, è a caccia di un centrale low cost. Un’idea che però si è fatta di difficile concretizzazione.
Come riportato dal portale esperto di mercato ‘Relevo‘, il club catalano non vuole assolutamente scendere sotto i 10 milioni nella valutazione del suo calciatore. Forte di un contratto in scadenza nel 2026, il Barça, pur volendo cedere il giocatore, è ancora nella posizione di poter decidere il prezzo d’uscita. Il Milan mastica amaro: si pensava di poter chiudere l’affare per una cifra non superiore ai 7 milioni, ma la dirigenza catalana appare irremovibile.
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