Juventus e Chelsea sono al lavoro per il clamoroso scambio tra bomber: l’operazione però è irta di difficoltà
Eppur ci provano. Eppure c’è la volontà, soprattutto da parte della Juve, di completare il suo ambizioso disegno di mercato. Il nuovo Direttore dell’area tecnica Cristiano Giuntoli e l’allenatore Max Allegri hanno fatto la loro scelta: via Dusan Vlahovic, sì all’arrivo di Romelu Lukaku.
Per completare una doppia operazione che sarebbe un po’ in controtendenza sia con le abitudini dell’ex Ds del Napoli – che nella città partenopea ha puntato sui giovani nel suo lavoro – che con la declamata volontà del club bianconero di ringiovanire la rosa, servirebbe però non registrare a bilancio una minusvalenza: conditio sine qua non per intavolare una trattativa che dovrebbe portare l’ex Viola a Londra e l’attaccante belga a Torino. Vediamo quali potrebbero essere i termini dell’accordo.
Sebbene la scelta di puntare su Lukaku avendo già in rosa il 24enne Vlahovic si presti ancora a tanti dubbi da parte di molti addetti ai lavori, c’è da ricordare che la Juve ha anche bisogno di fare cassa in questa sessione estiva di mercato. E l’attaccante slavo rappresenta uno dei profili grazie alla quale cessione si possono almeno parzialmente risanare i conti.
Se poi contestualmente alla partenza dell’attaccante si aggiunge, nella stessa operazione, l’arrivo di un bomber da sempre gradito ad Allegri, il cerchio si chiuderebbe. Già, ma serve sempre il benestare del Chelsea. Che sta ragionando sui termini dell’eventuale accordo.
Scambio Lukaku-Vlahovic, tutte le cifre
L’idea della Juve è questa: prendere Lukaku dal Chelsea, scambiandolo con Vlahovic, incassando un conguaglio di almeno 55 milioni – cifra sotto la quale non si può scendere per non fare una minusvalenza -. Il club londinese, che valuta Big Rom 45 milioni, si troverebbe così a dover pagare il serbo circa 100 milioni. E qui iniziano i problemi. Anche perché per quella cifra probabilmente il Chelsea riuscirebbe perfino a prendere Harry Kane dal Tottenham.
La situazione è certamente intricata. La comune volontà di arrivare ad un accordo reciproco c’è, ma bisogna far quadrare i conti. Non basterebbe, infatti, che il club britannico abbassi la valutazione dell’ex Inter, perché dovrebbe comunque sborsare 55 milioni cash per ‘onorare’ l’esigenza finanziaria della Juve.
Le parti sono al lavoro per raggiungere un’intesa: mano a mano che passano i giorni ci saranno accelerate su un fronte e sull’altro, per evitare di iniziare la stagione senza aver messo un punto su una questione che ha la sua importanza. Soprattutto in casa Juventus.