Un ex giocatore della Juventus è ora tornato ad allenarsi a Vinovo dopo essere guarito da un tumore. Ora il suo desiderio è quello di riprendere a giocare
Avere una grave malattia non può che cambiare ogni progetto che si era fatto per il proprio futuro, oltre a generare una paura che può essere difficile da dominare, anche in chi solitamente è coraggioso e determinato. È in questo frangente che diventa determinante l’appoggio di amici e famiglia, che hanno quasi il dovere di dimostrarsi forti per spingere il paziente a non mollare, nonostante ci siano momenti in cui può essere quasi naturale farlo.
Sensazioni come queste non possono che essere le stesse anche se ad affrontare il problema è un calciatore, che di per sé dovrebbe magari avere la grinta tra le sue caratteristiche distintive. Se tutto viene superato non può quindi che esserci motivo di soddisfazione ed è quello che sta vivendo anche un ex giocatore della Juventus, che può ora finalmente dire di avere vinto un tumore.
Muratore, tumore vinto: ora il ritorno in campo
Un tumore viene spesso considerato come una partita da vincere, metafora che può essere valida soprattutto quando ad averlo è un calciatore. È quello che è accaduto a Simone Muratore, giovane di cui potranno avere memoria soprattutto i tifosi della Juventus visto che aveva avuto modo di esordire con la maglia bianconera nel 2020 dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile.
Tra i primi ad avere creduto in lui c’è stato Maurizio Sarri, rimasto alla guida del club solo per una stagione, ma che ha sempre dimostrato di avere un fiuto particolare quando si tratta di scovare un talento. Il tecnico sa bene come sia importante dare fiducia ai ragazzi per fare in modo che possano esprimersi al meglio, proprio per questo il suo debutto era arrivato addirittura in Champions League, nella gara disputata contro il Bayer Leverkusen il 19 dicembre. Successivamente aveva avuto modo di giocare anche in Serie A, contro il Lecce. Il suo bilancio in quella stagione era stato di quattro presenze complessive, di cui due da titolare.
Le strade della Juventus e del centrocampista si erano però separate alla fine di quell’annata. Prima era arrivato il passaggio all’Atalanta, che aveva deciso di cederlo in prestito alla Reggiana prima e al Tondela, in Portogallo, poi. È stato però nel periodo trascorso all’estero che era arrivata la terribile diagnosi: tumore cerebrale benigno, fortunatamente superato, nonostante i momenti difficili non siano mancati.
Muratore, un futuro ricco di speranze
Muratore non vuole nascondersi, affrontare il tumore è stato tutt’altro che semplice, anche se ora può guardare a quella fase della sua vita con profondo sollievo: “Oggi la determinazione è tanta e quindi spero di tornare a breve a pieno regime – ha detto a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Sono stati due anni difficili”.
Non può che esserci riconoscenza per la Juventus, che gli sta permettendo di allenarsi a Vinovo, il suo auspicio è quello di poter tornare presto in campo: “Quando mi sono svegliato dal coma pensavo di smettere col calcio – ha raccontato – , ma ora voglio tornare in campo: è una tappa che vedo vicina”.