Terremoto in arrivo nell’ambiente Roma: Mourinho ha preso la sua decisione, lo Special One vuole andare via
La luna di miele tra José Mourinho e la Roma è finita da tempo. Adesso, sta per venir meno anche quella fase di relazione ancora piena d’amore, ma in cui si convive con i primi problemi di coppia, le prime incomprensioni, le prime frizioni. Il rapporto sembra ormai destinato a morire del tutto da un momento all’altro. Nonostante l’affetto senza limiti dei tifosi giallorossi, il tecnico portoghese avrebbe ormai preso la sua decisione. Il suo futuro nella Capitale ha i giorni contati.
Per un allenatore come lo Special One vincere non è un’opzione, ma una necessità. L’allenatore lusitano vorrebbe portare nella bacheca romanista tanti altri trofei, dopo aver conquistato una storica Conference League, e vorrebbe riportare la squadra in Champions League, competizione che manca da troppi anni alla squadra giallorossa. Ma per farlo ha bisogno di una rosa in grado di competere alla pari con le big di Serie A. Rosa che, al momento, secondo lui non gli sarebbe ancora stata affidata in questi anni in giallorosso.
Da qui la tensione nascente tra lui e la società. Una tensione che sarebbe sfociata, negli ultimi giorni, in un vero e proprio scontro tra lo Special One e il massimo uomo mercato romanista, Tiago Pinto. Uno scontro impossibile da dimenticare e che dovrebbe portare a un addio imminente da parte dell’ex allenatore dell’Inter.
Mourinho saluta la Roma: la decisione è presa, sarà addio
A riportare la notizia delle frizioni evidenti tra i due portoghesi alla guida della Roma, Mourinho e Tiago Pinto, è stato il Corriere dello Sport. Nonostante le tante operazioni di mercato già chiuse, lo Special One non sarebbe infatti minimamente soddisfatto di questa sessione di mercato. Le divergenze tra i due riguarderebbero praticamente ogni manovra. Ma ce n’è una su tutte che avrebbe fatto saltare il banco, scatenando l’ira del tecnico, pronto a dire addio alla Roma a brevissimo.
Galeotto fu il centravanti. Dopo il fallimento dell’esperimento Belotti e con un Abraham costretto ai box per buona parte della prossima stagione, Mou vorrebbe un attaccante che possa diventare una garanzia per la lunga e difficile stagione che attende la Roma. Garanzia che ha un nome e un cognome nella sua testa: Alvaro Morata.
Ma il centravanti spagnolo, che piace a praticamente tutte le grandi squadre italiane, ha costi proibitivi in questo momento per le casse giallorosse. L’Atletico lo farà partire infatti solo per i 21 milioni della clausola rescissoria, e lo stesso giocatore vorrebbe un ingaggio di tutto livello per abbandonare Madrid. Due complicazioni che bloccano la trattativa e che rendono decisamente più appetibile, agli occhi di Tiago Pinto, un’operazione differente, come quella che potrebbe portare Scamacca in prestito a Roma.
Un acquisto importante, quello dell’ex Sassuolo – ora vicino all’Inter che lo vuole acquistare a titolo definitivo, ma che non soddisferebbe del tutto Mourinho. E non senza motivo. Scamacca, per quanto sia un giocatore di talento, non ha mai giocato in Champions, pecca di esperienza ed è reduce da un campionato giocato solo a spezzoni a causa di troppi problemi fisici. Dovesse alla fine, dunque, aver la meglio Tiago Pinto in questo braccio di ferro con Mou, l’addio di almeno uno dei due sarebbe scontato. E non si esclude anche un possibile doppio addio, sia del tecnico che del dirigente, considerando che entrambi sono a scadenza di contratto nel 2024.
