Arriva la frenata decisiva sull’impiego dell’area di San Siro. L’Inter sceglie la zona del futuro stadio nerazzurro
Manca solo il timbro a fuoco, ma chi sognava di vedere le gesta di Milan e Inter ancora in quella che tutti conosciamo come la “Scala del calcio”, può mettersi l’anima in pace. Il lungo travaglio, partito anni fa, per provare a edificare quello che in prima battuta venne definitivo il nuovo “San Siro”, appare alle battute finale.
Nel rione che ospita lo stadio Giuseppe Meazza, tutto dovrebbe restare come è. Con un solo “piccolissimo” particolare a fare la differenza: gli abitanti dormiranno sonni più tranquilli, senza trombe, clacson e tifosi urlanti alle reti di Lautaro Martinez piuttosto che di Rafa Leao. Come scrive Palazzo Marino, la Soprintendenza sarebbe orientata a definire un “vincolo culturale semplice” per San Siro.
Linguaggio amministrativo che in termini urbanistici, come scrive l’amministrazione guidata da Beppe Sala, vuol dire che “se confermata, la decisione della Soprintendenza avrebbe conseguenze gravi non solo per il futuro dello stadio e per la sua sostenibilità economica, ma anche perché ridurrebbe di molto le possibilità che le squadre restino a Milano con un nuovo impianto”.
La nota del Comune di Milano, datata 28 luglio, in qualche modo attesa, ha rappresentato l’ultimo stimolo per le società meneghine per scelte senza ritorno. In tal senso, proprio l’Inter ha compiuto un passo determinante per il futuro impianto di società.
Il futuro di tutte le squadre della serie A, in particolare per le cosiddette big, passa anche per il possesso di un proprio stadio. Il sodalizio di Steven Zhang ha reso nota una decisione importante. I nerazzurri hanno siglato con Bastogi un accordo che prevede un diritto di esclusiva (fino al 30 aprile 2024) atto a presentare uno studio di fattibilità per edificare l’erede dello stadio Meazza. Il terreno interessato dall’iniziativa è quello di “Nuova Milanofiori”, di proprietà Brioschi Sviluppo Immobiliare. Proprio quest’ultima, tramite la partecipata Infrafin, appartiene interamente a Bastogi.
L’area non è stata resa nota, se non che insiste nel comune di Rozzano, prima della tangenziale Ovest e non è lontana dal Forum di Assago, palazzetto dello sport che ospita le gare dell’Olimpia Milano, neo-campione d’Italia di basket. A certificare l’addio a San Siro, come detto, anche la comunicazione istituzionale di Palazzo Marino.
“Non è ancora pervenuta una comunicazione ufficiale da parte della Soprintendenza, ma sembrerebbe ormai acclarata la scelta per un ‘vincolo culturale semplice’”, si legge nella nota. “Vincolo che di fatto impone, in concreto, che lo stadio rimanga lì dov’è”, sottolinea il documento, senza lasciare spazio ad ulteriori sviluppi.
Sia Milan, sia Inter, nei loro progetti, poi confluiti in uno solo rendering, prevedevano l’abbattimento dell’attuale impianto. Era durata poco, infatti, l’idea di lasciare in vita una porzione di San Siro, realizzando il nuovo impianto a quello vecchio. Infine, come scrive Il Sole24ore, il Milan, qualche settimana fa, aveva proceduto all’acquisto della società SportLifeCity, titolare dei terreni denominati ‘San Francesco’, zona scelta da Gerry Cardinale per il futuro catino rossonero.
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