La Serie A pronta ad un importante cambiamento sul mercato. Si possono rimescolare le carte per quanto concerne le caselle per gli extracomunitari
Il tema dei giocatori extra europei è molto importante per le manovre dei club italiani, alla ricerca continua di soluzioni all’estero. Questo importante passo in avanti può aprire la porta a diversi affari, già da questa estate.
Il mercato della Serie A sta entrando nel vivo, tra la ricerca di una cessione remunerativa e l’altra. L’ingresso dei soldi arabi nel calcio occidentale sta riscrivendo la storia di questa campagna trasferimenti, iniettando delle fonti di denaro liquido in un ambiente ormai asfittico. Chi ha potuto usufruire dei tanti milioni del fondo PIF, come il Milan per Tonali, sta ora guardando con maggiore aggressione ai trasferimenti in entrata.
Da Okafor a Chukwueze, passando per Loftus-Cheek, Romero, Pulisic e Reijnders. I rossoneri di Pioli stanno ricostruendo l’intera rosa dopo aver rinunciato anche a Brahim Diaz (tornato al Real Madrid). Una mini rivoluzione che proseguirà con l’arrivo probabile di altri due colpi, uno in difesa, sulla fascia sinistra e l’altro a centrocampo (Bennacer è infortunato fino a gennaio).
Per agevolare le manovre dei propri club la Serie A vuole poter usufruire di un piccolo “sconto” sul tema degli extracomunitari. Si perché dal momento della Brexit, tutti i cittadini della Gran Bretagna non sono più ritenuti europei e vengono considerati come gli altri sudamericani, africani, etc…
Serie A, cambia la regola sugli extracomunitari: richiesta ufficiale per equiparare i giocatori della Gran Bretagna al resto dell’UE
La Lega ha chiesto alla FIGC di presentare al Coni la richiesta ufficiale per far tornare i giocatori inglesi “comunitari”. La novità è emersa dall’ultimo consiglio federale e dovrebbe portare ad una celere risposta.
Come si legge sulla nota ufficiale della Federazione: “Il Consiglio, in virtù degli accordi di cooperazione commerciale tra UE e Gran Bretagna, chiede di equiparare i giocatori provenienti dal Regno Unito agli altri dell’Unione Europea”.
Il Milan, ad esempio, che si ritrova con Loftus-Cheek e Tomori in rosa, potrebbe essere agevolato in questo senso. Una libertà importante che garantirebbe a tutti i club italiani di avere un maggior margine di manovra, come dimostra proprio la società rossonera che per arrivare a Chukwueze ha dovuto rinunciare all’acquisto di Kamada, con il quale c’era da tempo l’accordo, non avendo più posti da extracomunitari in rosa.