Dopo l’addio a Maldini e Massara, il tecnico emiliano è diventata la bussola di Cardinale. Le novità tattiche di Pioli
A poco più di 12 mesi dalla vittoria dello scudetto, il Milan appare destinato a cambiare integralmente pelle. Persi in mediana sia Alessandro Tonali sia Franck Kessié, i rossoneri stanno vivendo una sorta di mutazione strutturale che va ben oltre i quadri societari. Dopo il fallimento in campionato e considerata poco funzionale l’ultima sessione estiva di mercato, Gerry Cardinale ha rinunciato ai servigi di Paolo Maldini e Frederic Massara.
L’ex direttore dell’area tecnica e l’ex ds sono stati accompagnati alla porta, ad un anno dalla scadenza. Al loro posto, promossi sul campo, il capo scouting Goffrey Moncada e l’ad Giorgio Furlani. Il mercato del Milan vive di continue fibrillazioni, come mostrano le trattative concluse e quelle perse per strada. Vediamo insieme come Pioli sta disegnando il Milan 2023-2024.
Come abbiamo già annunciato, la spina dorsale del Milan subirà un cambiamento che ricorda pochi precedenti. Via Tonali, già orfani di Kessié e con Bennacer pronto non prima di novembre 2023, se va bene, Pioli ha chiesto e ottenuto due pedine di livello. Dal Chelsea è arrivato Ruben Loftus Cheek, interno strutturato e di qualità che ha dato il meglio con Sarri nell’annata 2018-2019. Per mettere un po’ di fosforo in mezzo, dall’Az Alkmaar per 25 milioni totali è stato prelevato Tijani Reijndres.
Carnefice della Lazio in Conference League, il quasi 25enne (li farà il 29 luglio, ndr), potrebbe essere utile sia come vertice basso sia come interno. Come jolly resta Krunic, carta scelta da Pioli quando nel 4-2-3-1, senza sia il partente Brahim Diaz, tornato al Real Madrid, sia De Ketelaere, con la valigia pronta, servirà un calciatore pronto a sacrificarsi sia da interno sia da trequarti.
Il nuovo Milan di Pioli: ecco cosa cambia
Se in mediana le idee sono abbastanza chiare, servirà comunque un altro centrocampista di qualità, negli altri reparti le certezze scarseggiano. Pulisic, arrivato come Loftus Cheek dal Chelsea dopo l’annata terribile dei Blues, sa essere un buon cursore, quindi adattabile sia nel 4-3-3 sia nel 4-2-3-1. Sul fronte offensivo, dopo aver perso Marcus Thuram, finito all’Inter, i rossoneri hanno chiuso per Okafor del Salisburgo.
Lo svizzero ha superato le candidature di Morata e Taremi. Sempre in attacco, in ascesa sembravano le quotazioni di Danjuma, il classe 1997 del Villarreal. Sul giocatore però sarebbe piombato forte l’Everton, spiazzando i rossoneri che restano troppi dipendenti dalla luna di Rafa Leao.
Dove Pioli appare più sereno è la difesa. L’allenatore ritiene pienamente recuperati Kalulu e Tomori, apprezzando anche Thiaw. Sportiello è un vice Maignan di livello, quindi a Moncada serve solo una reale alternativa a Theo Herandez.