L’era di Cristiano Giuntoli alla Juventus parte con un avviso chiaro ai tifosi: la previsione di mercato che spaventa i bianconeri
Seppur con una certa fatica, alla fine Cristiano Giuntoli ce l’ha fatta ad arrivare alla Continassa. Quella con la Juventus, tolto un passaggio lampo allo Spezia, è la terza avventura tra i professionisti del dirigente toscano. Calciatori non tra quelli indimenticabili, Giuntoli nel 2009 approda al Carpi.
Le sue tracce nella società emiliana resteranno indelebili perché in sei anni si sale senza sosta dai Dilettanti, arrivando nel 2014-2015 a disputare la serie A. Il fiuto dell’ex calciatore di Prato, Imperia e Sanremese non sfugge ad Aurelio De Laurentiis. Così approda a Napoli nel 2015, triennio d’oro con Maurizio Sarri per arrivare al sigillo della scorsa stagione: all’ombra del Vesuvio arriva il terzo scudetto.
Il dirigente fiorentino, 51 anni il 12 febbraio scorso, dopo le dimissioni del CDA della Juventus dello scorso novembre, diventa l’unico obiettivo di John Elkann. Il presidente di Stellantis tiene duro e alla fine vince il braccio di ferro. De Laurentiis il 30 giugno libera Giuntoli, vincolato agli azzurri fino al 2024. L’erede di Federico Cherubini per diventare bianconero, a quanto pare, avrebbe lasciato sul piatto partenopeo circa 2 milioni di euro.
Il neo direttore dell’area tecnica è stato presentato alla stampa il 18 luglio, unica anticipazione già nota: la sua fede juventina, ereditata dalla famiglia. L’appuntamento è stata l’occasione per mandare un messaggio chiaro ai tifosi sulle prossime mosse di mercato della Juventus: “Dobbiamo fare un mercato sostenibile e competitivo, un mix”, ha dichiarato il dirigente. Una società quindi attenta ai conti, d’altronde il Napoli si è cucito il tricolore dopo aver dimezzato negli ultimi due anni il monte ingaggi (ora a 76 milioni lordi).
La Vecchia Signora “vanta” invece quello più alto di tutto il campionato: 160 milioni lordi. Giuntoli svela la sua ricetta che dovrà tenere conto della storia della Juventus ma anche avere un occhio al bilancio. Si parte da qui per progettare il futuro che dovrà riportare la squadra bianconera al vertice in Italia prima ed in Europa poi. Un obiettivo che potrà essere raggiunto anche grazie al tesoretto da mettere su con le cessioni degli esuberi, ma non solo.
Lo stesso Giuntoli ha fatto proprio un caposaldo della strategia societaria del Napoli parlando del futuro di Vlahovic: “Puntiamo su di lui, ma davanti ad offerte irrinunciabili ci possiamo pensare“. Insomma, non esistono incedibili e il mantra bianconero sarà sostenibilità, anche a costo di qualche sacrificio, e competitività: il messaggio di Giuntoli è arrivato forte e chiaro.
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