Carlos Alcaraz è il nuovo mito del tennis mondiale ma forse non lo conosciamo ancora così bene: ecco 10 curiosità che pochi conoscono.
In cinque set ha sconfitto uno dei più grandi campioni di sempre, Novak Đoković, con il punteggio di 1-6, 7-6, 6-1, 3-6, 6-4, diventando il terzo spagnolo della storia a vincere sul prato dell’All England Club dopo Santana e Nadal, conquistando il secondo Slam dopo gli US Open del 2022.
Carlos Alcaraz ha così messo la firma sull’Olimpo dei grandi dello slam, scrivendo un capitolo a dir poco leggendario della storia del tennis.
Oggi dunque non si parla che di lui, Carlos Alcaraz, ma forse qualche cosa su questo campione ancora ci sfugge. Proviamo a conoscerlo meglio
10 curiosità sul nuovo Dio del tennis, Carlos Alcaraz
Ecco i segreti del campione più chiacchierato del momento, l’uomo che è entrato nell’olimpo di Wimbledon.
- Il suo mito e fonte di ispirazione? Rafael Nadal. Quando iniziò a giocare a tennis a 3 anni voleva esser proprio come lui
- Tra i suoi più grandi tifosi c’è Juan Carlos Ferrero, ex vincitore del Roland Garros che segue Carlos da quando aveva 15 anni nella sua accademia Equelite di Villena.
- La sua casa misura ben 25 metri quadri (due camere e un bagno), un prefabbricato nell’area dell’Accademia Equelite de Villena ad Alicante
- Il suo segreto per una straordinaria forma fisica? Allenarsi a piedi nudi nella sabbia.
- Che cosa ha mangiato la sera prima di vincere Wimbledon? Sicuramente riso e pesce, come prima di ogni match, e un’ora e mezzo prima di scendere in campo una crema di cacao per una botta di pura energia.
- La sua vera scaramanzia? La doccia! All’inizio di ogni torneo sceglie una doccia e poi cerca di lavarsi sempre in quella.
- Per allenare la concentrazione e esser sempre concentrato durate le partire si allena sfruttando un’altra disciplina: gli scacchi.
- Quanto guadagna? Dai soli tornei 5 milioni e mezzo di dollari è la quota incassata sino ad oggi e amministrata dai suoi genitori.
- Il suo piatto preferito? Lo stufato preparato da mamma Virginia accompagnato dalla pringà, una “scarpetta” alla spagnola, insomma.
- La sua più grande alleata è una psicologa, professionista che si concentra soprattutto su una mission: non fermarsi troppo a pensare a vittorie e sconfitte, senza consentire alle emozioni di durare più a lungo di quello che serve.